Progetto Erasmus+ report di viaggio a Belgrado

PROGETTO ERASMUS+ “DEMEUCRACY FOR ALL”. MOBILITÀ A BELGRADO

Report degli alunni partecipanti: Giulia Pacifico, Laura Vanacore, Aldo De Stefano , Alessandro Iannuzzi, Flavio pasquariello, Vittorio Genovese

Grazie al progetto Erasmus+ “DemEUcracy for All”, abbiamo vissuto un’esperienza molto forte. Dal 3 al 7 ottobre, infatti, siamo stati in mobilità a Belgrado con gli alunni delle scuole del partenariato. Siamo stati ospitati dall’istituto Stefan Dekanski per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, affetti da patologie come il sordomutismo e l’autismo.

Essendo questo il nostro primo viaggio con l'Erasmus avevamo grandi aspettative; eravamo contenti ed emozionati, desiderosi di vivere al meglio questa opportunità.Le nostre competenze in lingua inglese ci hanno consentito di comunicare con i ragazzi degli altri paesi senza alcun problema, anche con i ragazzi serbi sordomuti con i quali abbiamo interagito utilizzando la lingua inglese e la lingua dei segni con l’aiuto dei loro docenti.

Tutte le attività che si sono svolte nei 5 giorni a Belgrado sono state organizzate in gruppi misti internazionali e hanno avuto come tematica comune l’inclusione e i diritti umani.

Il primo giorno,ad esempio, i docenti danesi ci hanno coinvolti nello “speed dating”, attività nella quale venivano create delle coppie di studenti di nazionalità diverse per iniziare a conoscersi. Abbiamo poi partecipato a workshop in cui avevamo il compito di costruire una scatola nella quale sarebbero stati raccolti i soldi dall'asta di beneficenza fatta nei giorni successivi, per cui abbiamo prodotto segnalibri, magliette, calendari, spille .

Nella seconda giornata siamo stati protagonisti di una sessione speciale per studenti al Parlamento serbo. Era quella che viene definita in Serbia “Children's Week”,settimana dedicata ai diritti dei bambini, per questo sono stati organizzati interventi mirati a sensibilizzare i ragazzi sul tema dei diritti dei minori oltre temi quali l'inquinamento, il cambiamento climatico. È stata un'esperienza particolare perché essendo l'evento in serbo, siamo stati affidati a dei ragazzi serbi traduttori e, sebbene la situazione fosse complicata, siamo riusciti a trarne vantaggio. Momento emozionante è stato quello del nostro intervento in Inglese.

Nei giorni successivi tutti i docenti del partenariato hanno organizzato diverse attività sempre in gruppi misti internazionali come ad esempio quelle in cui abbiamo dovuto analizzare e discutere delle azioni a sostegno dei diritti umani nel nostro paese e metterle a confronto con quelle degli altri paesi Europei

Assieme ai ragazzi della scuola che ci ha ospitati, abbiamo raccolto fondi vendendo i lavori realizzati durante i workshop di fronte al Tempio di San Sava. Non sono mancate attività culturali come la visita al museo Nikola Tesla, accompagnati da una guida che, non solo ci ha parlato della storia del fisico serbo, ma ci ha anche permesso di provare personalmente le sue invenzioni, tramite esperimenti e inoltre, un giro sul Bus per il tour della città che , con tutte le altre attività, ha contribuito ad arricchire il nostro bagaglio personale.

Una riflessione sul logo Erasmus, la bandiera ci rappresenta tutti. Ma che cos'è? È solo una bandiera? Due parole: Unione Europea.

Lo spirito del progetto può essere riassunto proprio da queste due parole. L'Unione di persone, di idee, che si trovano in un momento di confronto , di ispirazione e di apprendimento reciproco. Abbiamo compreso il vero significato dell’inclusione e della solidarietà: aiutarsi a vicenda, senza aspettarsi nulla in cambio, solo così riusciamo a lasciare un’impronta nelle vite altrui.

“Let’s Be Agents of Change” era il titolo della nostra mobilità, ma deve essere anche lo slogan da ricordare affinche noi ragazzi possiamo essere parte attiva del cambiamento. Noi speriamo di ver fatto davvero la differenza!

“Let’s Be Agents of Change” :New's letter 3

SPEED DATING TO BREAK THE ICE